Non esattamente. Fino a 17 anni il mio obiettivo era il fumetto, poi per non seguire la stessa strada di mio fratello più grande che all’epoca disegnava fumetti, ho cercato di ritagliarmi uno spazio più mio. E l’ho trovato nell’illustrazione.
Questa scelta risponde a qualche tua necessità artistica particolare?
A quell’età non avevo chissà quale consapevolezza. Mi veniva spontaneo raccontare tutto in una sola immagine e mi assecondavo.
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